Tú me abrasas

Tu mi bruci

REGIA
Matías Piñeiro

SCENEGGIATURA
Matías Piñeiro

FOTOGRAFIA
Tomás Paula Marques, Matías Piñeiro

MONTAGGIO
Gerard Borràs

MUSICA
Gabi Saidón, María Villar

PRODUZIONE
Trapecio Cine (Buenos Aires), Películas mirando el techo (Spagna), in coproduzione con Elías Querejeta Zine Eskola (San Sebastián)

CON
Gabi Saidón (Saffo), María Villar (Britomarti), María Inês Gonçalves, Agustina Muñoz, Ana Cristina Barragán, Michelle Yoon, Katarina Burin

ANNO
2024

NAZIONALITÀ
Argentina, Spagna

DURATA
64 min.

PREMI e Riconoscimenti

      • Berlinale 2024: Il film è stato presentato nella sezione Encounters del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
      • Festival Internazionale del Cinema di Gijón 2024: "Tú me abrasas" è stato selezionato nella sezione Albar del festival.

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Tú me abrasas

Tu mi bruci

"Tú me abrasas" è un adattamento dei "Dialoghi con Leucò" di Cesare Pavese pubblicato nel 1947. Il film mette in scena un dialogo tra la poetessa greca Saffo e la ninfa Britomarti, che si incontrano sul bordo del mare e discutono di amore e morte. Saffo, secondo la leggenda, si sarebbe gettata nell'oceano per un amore non corrisposto, mentre Britomarti sarebbe caduta da una scogliera in mare mentre fuggiva da un uomo. Insieme, riflettono sulle storie e sulle immagini che le circondano, cercando di comprendere la natura agrodolce del desiderio.

Latinoamericana //

Cineuropa: Hai le tue basi operative a New York e San Sebastián. Diresti che questi spostamenti hanno influenzato la forma cinematografica frammentata di Tú me abrasas?

Matías Piñeiro: Dopo un anno trascorso a raccogliere riprese per questo film, ho pensato che sarebbe stato strano tornare a San Sebastián per continuare a insegnare alla scuola di cinema [EQZE – Elías Querejeta Zine Eskola], come facevo prima. Oltre all’insegnamento, che mi è sempre piaciuto, la scusa per tornare non era altro che fare il film. È anche vero che la natura frammentata di Tú me abrasas ha aiutato molto, e poiché dovevo andare e venire ogni due mesi, avevo la possibilità di sviluppare il metraggio e tornare a girare.

Cineuropa: Tú me abrasas è un adattamento di “Espuma de mar”, un capitolo dei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese. Cosa ti ha attratto di questo testo?

Matías Piñeiro: C’era qualcosa nel non sapere come fare le cose e nell’essere semplicemente attratto magneticamente dal testo. Ho pensato che sarebbe stato interessante affrontare questa sfida e vedere dove mi avrebbe portato.

Cineuropa: Il film adotta una struttura frammentata. Come hai affrontato il processo di scrittura e ripresa con questo approccio?

Matías Piñeiro: Forse perché prima di iniziare a filmare il testo, che sapevo di voler come un dialogo fuori campo alla maniera delle diverse versioni di Aurelia Steiner di Marguerite Duras, esisteva un’altra idea: fare un film utile. Che le persone che vedessero il film uscissero con qualcosa dalla proiezione, che portassero via qualcosa. Da lì è nata l’idea del gioco mnemonico con la poesia di Saffo e di trasformare ogni spettatrice del film in un archivio vivente della poesia di Saffo.

Cineuropa: Hai utilizzato una cinepresa Bolex per le riprese. Cosa ti ha spinto a scegliere questo strumento?

Matías Piñeiro: C’era qualcosa nel lavorare con la Bolex che mi ha permesso di avvicinarmi al film in modo più intimo e artigianale. Ha reso il processo più personale e mi ha dato una maggiore libertà creativa.

Cineuropa: La musica gioca un ruolo importante nel film. Come hai lavorato su questo aspetto?

Matías Piñeiro: La musica è stata composta da Gabi Saidón e María Villar, che hanno anche recitato nel film. Abbiamo cercato di creare una colonna sonora che riflettesse le tematiche del film e che aggiungesse un ulteriore livello di significato alle immagini.

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