On the go
On the go
REGIA
Julia de Castro, María Royo
SCENEGGIATURA
Julia de Castro, María Royo
FOTOGRAFIA
Ilton K. do Rosario
MONTAGGIO
Paola Álvarez, Sergio Jiménez
MUSICA
Derby Motoreta’s Burrito Kachimba, lvaro Romero, La Bienquerida, Paco Soto, La Chirli, Da Mopa
PRODUZIONE
Jur Jur Producciones, Paola Alvarez Filmproduktion, La Zanfoña
CON
Omar Ayuso, Julia de Castro, Chacha Huang, Jordi Roig
ANNO
2023
NAZIONALITÀ
Spagna
DURATA
72 min.
PREMI e FESTIVAL
- Locarno Film Festival 2023: Menzione Speciale della Giuria - Cineasti del Presente; Premio della Giuria Giovane
- Festival de Gijón 2023: Miglior Film, Miglior Regia
- Valladolid International Film Festival: Premio Rainbow Spike
- Chéries-Chéris Festival du Film LGTBIQ+ Paris: Gran Premio della Giuria
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On the go
On the go
Milagros è determinata a diventare madre. Assieme al suo amico Jonathan (l’irresistibile Omar Ayuso) e alla misteriosa Reina de Triana (un'(affascinante e enigmatica Chacha Huang), attraversa un’Andalusia Far West a bordo di una Chevrolet Corvair ‘67, vivendo le avventure più deliranti alla ricerca del donatore di sperma perfetto. Esilarante opera queer, libera e militante, interamente girata in 16mm. Menzione speciale all’ultimo Festival di Locarno, cinema indie allo stato puro.
La Nueva Ola //
Artista multidisciplinare spagnola che si esprime attraverso la letteratura (La Retorica Delle Puttane), la musica, il teatro e il cinema, Julia de Castro non ha peli sulla lingua. I suoi temi di predilezione sono quelli legate al sesso e al corpo affrontati da un punto di vista femminista decisamente rinfrescante. Ad accompagnarla nella sua nuova avventura cinematografica intitolata On the Go, film selezionato al Locarno Film Festival nel concorso Cineasti del Presente, ritroviamo la regista e produttrice venezuelana María Gisèle Royo che grazie al suo documentario di fine studi Rediscovering Pape è stata insignita dello Student Academy Award e del College Student Award. Malgrado delle personalità per certi versi molto diverse, le due registe sono riuscite, grazie ad uno scambio aperto basato sul rispetto e l’ascolto reciproco, a creare un mondo al contempo surreale, folle e irrazionale popolato da personaggi campy che sembrano usciti direttamente dalla mente di Pedro Almodóvar primo periodo (Pepi, Luci, Bom y otras chicas del montón). On the Go è un’opera queer nella quale l’uomo etero egemonico è pregato di stare (per una volta) zitto.
Andalusia, 2022, Milagros, una famosa DJ originaria della cittadina di Ávila, deve decidere se recarsi o no ad un appuntamento che potrebbe cambiargli la vita per sempre, quello alla clinica che si occupa dell’inseminazione artificiale per genitori single. Quali sono le conseguenze del non conoscere l’identità del donatore? Anziché rimuginare su un dilemma che comunque non trova risposta, Milagros decide di partire per Siviglia con la Chevrolet Corvair del ’67 del padre. Nel bel mezzo di questo road trip tanto delirante quanto esilarante, la protagonista (incarnata da Julia de Castro) incontra e si scontra con personaggi per lo meno pittoreschi che la spingono a riflettere su quello che desidera veramente. Tra questi ritroviamo La reina de Triana (affascinante e enigmatica Chacha Huang), sex symbol internazionale che si rivendica sirena e che parla solo inglese e Jonathan (irresistibile Omar Ayuso), un amico di lunga data al quale Milagros usurpa il conto Grindr con lo scopo di trovare il suo personale stallone (aka il donatore di sperma perfetto). Milagros vuole ottenere preservativi usati da Jonathan per potersi autoinseminare ma il piano si rivela molto più complesso del previsto. Incisiva e perfetta la replica della protagonista alle domande di Jonathan concernenti la sua smania di maternità: “creare una famiglia disfunzionale insieme è il piano perfetto”.
In viaggio attraverso un’Andalusia che assomiglia al far west (il formato 16mm aiuta molto in questo senso), i nostri anti eroi e anti eroine seguono i loro istinti decidendo di affrontare il presente senza preoccuparsi del domani, con la spensieratezza e la deliziosa arroganza della gioventù. Musica, danza e tradizioni legata ad una terra dove il flamenco domina sovrano, impregnano ogni fotogramma ricordandoci che quello che conta sono le emozioni più che il raziocinio. Omaggio al film culto spagnolo Corridas de alegría (1982) di Gonzalo García Pelayo, On the Go è un road movie nel quale nulla è pianificato e tutto sembra in apparenza incredibilmente facile. I protagonisti sfidano lo spettatore come a volergli ricordare che la vita in fondo non è che un momento fluttuante di sperimentazione e di ricerca di sé. Come sottolineato dalle registe, On the Go può essere interpretato come una rivisitazione in chiave 2.0 dei temi fondamentali del film di Pelayo: l’amicizia e l’amore. Le registe si trasformano allora in porta parola di una nuova generazione immersa nelle apps di incontri che malgrado un’insicurezza economica dilagante crede ancora nella vita eterna.
Cineuropa