La próxima piel
REGIA
Isa Campo, Isaki Lacuesta
CON
Emma Suárez, Sergi López, Àlex Monner
ANNO
2016
NAZIONALITÀ
Spagna
DURATA
103 min.
PREMI:
- 2016 - Festival del cinema spagnolo di Malaga
- Migliore regia
- Migliore attrice
- Premio speciale della giuria
- Miglior montaggio
- Premio della critica
- Premio della giuria giovane
- 2017 - Premio Goya
- Migliore attrice non protagonista a Emma Suárez
- 2017 - Sant Jordi Awards
- Miglior film spagnolo
- Migliore attrice in un film spagnolo a Emma Suárez
- 2017 - Premio Gaudí
- Migliore attrice protagonista a Emma Suárez
- Migliore sceneggiatura a Isa Campo, Isaki Lacuesta e Fran Araújo
- 2017 - Días de Cine Awards
- Migliore attrice spagnola a Emma Suárez
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La próxima piel
Un adolescente scomparso si ripresenta a casa dopo otto anni, quando tutti lo davano per morto, e ritrova una famiglia profondamente segnata dalla sua sparizione. Piano piano cominciano ad insinuarsi dubbi sulla sua identità: sarà veramente il ragazzo scomparso o si tratterà di un impostore?
La Nueva Ola //
La próxima piel (La propera pell) è un film che ti scava dentro: dopo averlo inghiottito con gli occhi e le orecchie, lo spettatore rimane lì, nelle ore successive, a digerirlo e ad assimilarlo, incastrandone i pezzi, scomponendone gli strati, dando un senso a quelle immagini, suoni e comportamenti dei personaggi che ha osservato attentamente durante la visione, vigile come un detective che desideri scoprire se tutti mentono, o solo alcuni, e perché. Il primo film che firmano insieme come registi due collaboratori di lunga data come Isaki Lacuesta e Isa(bel) Campo.
Il film non è né troppo autoriale né comodo, ma si muove, sul piano cinematografico, al confine tra il dramma torbido e il thriller rurale. Anche l’azione del film si svolge al confine tra due paesi: Francia e Spagna, in un paese innevato dei Pirenei, dove i suoi abitanti mescolano, parlando, gli idiomi catalano, francese e spagnolo. Un ambiente chiuso, piccolo e in cui tutti si conoscono, ma questo non facilita la comunicazione tra vicini.
La próxima piel presenta Leo (un magnifico, come sempre, Álex Monner), un adolescente ospite di un centro per minori che scalpita dinanzi a ciò che sta per avvenire: finalmente, dopo otto anni da desaparecido, rincontrerà la sua famiglia, una madre (Emma Suárez, in un ruolo che ha punti in comune con quello che interpreta in Julieta [+]) che non ha mai rinunciato all’idea di ritrovare suo figlio, ora 17enne. Ma quando arriva al suo paese, accompagnato da un tutore (Bruno Todeschini) che lo aiuta ad adattarsi alla sua nuova situazione, non tutti credono che quello sia Gabriel, vero nome del ragazzo scomparso (Leo gli è stato affibbiato dopo averlo ritrovato con indosso la maglia del calciatore argentino del Barça): suo zio (Sergi López) pensa che il giovane sia un impostore.
A partire da quel momento lo spettatore avrà gli stessi dubbi del personaggio e non scoprirà tutta la verità sino alla fine. Il film, nel frattempo, si muoverà in un terreno ambiguo minato da dubbi, mettendo sul tappeto temi come i traumi infantili, la necessità di amare e l’identità, alla quale allude il titolo: noi esseri umani ci definiamo tramite la memoria, l’oblio e il ricordo.