Cría cuervos
Alleva corvi
REGIA
Carlos Saura
CON
Ana Torrent, Geraldine Chaplin, Héctor Alterio
ANNO
1976
NAZIONALITÀ
Spagna
DURATA
107 min.
RICONOSCIMENTI
1976 - vincitore del Grand Premio Speciale della Giuria al 29º Festival di Cannes
1978 - CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
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Cría cuervos
Alleva corvi
Ormai donna, Ana ricorda la sua infanzia di venti anni prima. Si rivede legata da un profondo affetto alla madre, morta poi di un male incurabile, mentre odiava a tal punto il padre - un ufficiale franchista infedele alla sua povera moglie - da volerlo avvelenare (ma la pozione usata era un'innocua polverina). L'uomo morì davvero, ma per infarto, durante un convegno amoroso con una amica di casa. Dell'orfanella e delle sue due sorelline cominciò allora a occuparsi una zia, Paolina, che però non seppe guadagnarsi il loro affetto. Ana, nei cui sogni tornava continuamente la madre, credette - convinta dei propri poteri magici - di potersi liberare anche di lei, allo stesso modo usato col padre. Naturalmente, neanche a Paolina accadde nulla. Infine, con la riapertura delle scuole, si chiuse per Anna la più triste estate della sua infanzia.
Clásicos //
“Dramma dell’infanzia, vista come un’età della vita fatta di segrete paure, di insostenibili angosce e di rari momenti di felicità, e al tempo stesso apologo sul franchismo morente (…), il film – che ha una struttura narrativa assai complessa, con continui spostamenti temporali dal passato al presente e al futuro – è un’opera di rara finezza psicologica, pervasa da una struggente poetica tristezza, ricca di significati che richiedono attenta riflessione. Al felice esito del film, infine, contribuisce in misura determinante la straordinaria bravura della sua piccola protagonista.”
(‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 83, 1977)