Bajo terapia
In terapia
REGIA
Gerardo Herrero
SCENEGGIATURA
Gerardo Herrero dall'opera teatrale di Matías del Federico
FOTOGRAFIA
Juan Carlos Gómez
MONTAGGIO
Clara Martínez Malagelada
MUSICA
Paula Olaz
PRODUZIONE
Tornasol Films, Alcavarán Films
CON
Fele Martinez, Alexandra Jiménez, Eva Ugarte, Malena Alterio, Antonio Pagudo, Juan Carlos Vellido
ANNO
2023
NAZIONALITÀ
Spagna
DURATA
93 min.
PREMI:
- Premios Platino 2024: Miglior Commedia
- Festival de Málaga 2023: Premio Speciale della Giuria
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Bajo terapia
In terapia
Tre coppie in terapia sono convocate dalla psicanalista che propone loro un gioco di buste in cui darà via via istruzioni su cosa devono fare. Commedia agile e brillante in cui i sei protagonisti, interpretati da stelle dell’ultimo cinema spagnolo, portano alla luce i loro problemi, pizzicandosi sulla cura dei figli, i compiti domestici, il denaro, la gelosia, il sesso... Il tutto deflagrerà in un finale inaspettato, qualcosa che non è in nessuna delle buste.
"Bajo Terapia" ha appena vinto il Premio Platino come Miglior Commedia Iberoamericana del 2024.
La Nueva Ola //
“Bajo terapia” si discosta da quel paradiso redditizio e facile delle attuali commedie spagnole che hanno alimentato alcune reti televisive. Finalmente! Senza smettere di farci ridere o sorridere e senza rinunciare al nostro star system dell’umorismo, Gerardo Herrero eleva il livello del genere, adattando un’opera teatrale al suo modo di vedere il cinema e la capacità riflessiva che questo può avere. Tre coppie, una psicologa che propone loro un gioco di buste… e si gioca, quindi. Si gioca a pizzicare o a grattarsi.
Parente della commedia dura e impegnativa di Marc Crehuet o Cesc Gay, “Bajo terapia” riserva un asso per la fine, un’informazione che non è in nessuna delle buste né nei calcoli dello spettatore, un ingrediente extra che ci invita a ripensare a tutto ciò che abbiamo appena visto e sentito, e anche al ruolo di questi sei personaggi alla ricerca di… amore? Mezza dozzina di tipologie ben scritte e descritte, che mettono in comune, a volte involontariamente o forzate dal gruppo, le loro grandezze e miserie, di fronte a una telecamera agile che non perde colpo, e lavora in piano sequenza e controcampo sempre a favore della narrazione e della sua progressione.
Pere Vall, Fotogramas