Querido trópico

Caro tropico

REGIA
Ana Endara

SCENEGGIATURA
Ana Endara, Pilar Moreno

FOTOGRAFIA
Nicolás Wong Díaz

MONTAGGIO
Bertrand Conard

PRODUZIONE
Mente Pública Inc, Big Sur Películas, Mansa Productora

CON
Paulina García, Jenny Navarrete, Juliette Roy

ANNO
2024

NAZIONALITÀ
Panama, Colombia

DURATA
108 min.

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Querido trópico

Caro tropico

Nel giardino tropicale di una casa situata a Panama City, si incontrano Ana María e Mercedes, due donne molto diverse che trovano un punto d'incontro e condivisione. Ana María è una badante immigrata colombiana che, rimasta incinta, deve nascondere la gravidanza per evitare di perdere il lavoro. Mercedes, invece, è una donna matura, ricca imprenditrice borghese, che mostra i primi segni di demenza senile. Entrambe profondamente alienate per motivi diversi, scoprono di potersi sostenere a vicenda. Mentre Mercedes vede la sua identità svanire lentamente, Ana María colma la propria solitudine aiutando la donna a mantenere vivi i ricordi del suo passato. Questa amicizia, che ricorda una relazione madre-figlia, permette alle due donne di prendersi cura l'una dell'altra.

Perlas //

Ambientato nella vibrante Panama City, “Querido trópico” esplora l’incontro tra due donne provenienti da contesti diversi ma unite dalla solitudine e dalla ricerca di connessione. Ana María, interpretata da Jenny Navarrete, è una badante colombiana incinta che vive a Panama da tre anni, affrontando difficoltà economiche e burocratiche legate al suo status di immigrata. Viene assunta per prendersi cura di Mercedes, una ricca imprenditrice panamense interpretata da Paulina García, che sta affrontando le fasi iniziali della demenza senile. Inizialmente distanti e diffidenti l’una verso l’altra, le due donne sviluppano gradualmente un legame profondo e sincero. Il giardino tropicale della residenza di Mercedes diventa il palcoscenico principale della loro relazione, un luogo quasi magico dove, tra silenzi condivisi e conversazioni intime, affrontano insieme le sfide personali e le paure legate alla maternità, alla malattia e all’identità. La presenza di altre figure femminili, come la figlia di Mercedes, Jimena (Juliette Roy), e la cameriera Cristina (Syddia Ospina), arricchisce ulteriormente la narrazione, offrendo diverse prospettive sulle dinamiche familiari e sociali. Attraverso una regia attenta ai dettagli e una fotografia che cattura la bellezza e l’oppressione dell’ambiente tropicale, il film offre una riflessione profonda sulla cura, la solitudine e la complessità delle relazioni umane.

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